Saving private Walter

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Una cosa che tanti italiani non sanno e’ che alle elezioni politiche del 2006 la maggior parte dei nostri connazionali residenti all’estero aveva votato per il centrodestra.

Gli italiani all’estero erano stati determinanti per la vittoria del centrosinistra unicamente perche’ il centrodestra si era presentato diviso.

In uno splendido esempio di giornalismo approssimativo tipico di casa nostra Vittorio Zucconi aveva all’epoca scritto un trionfante articolo, articolo che aveva riscosso un notevole successo. L’articolo si chiamava “Saving private Prodi” ed esaltava il voto degli italiani all’estero.

Peccato che quell’articolo si basava sul falso che gli italiani all’estero avessero votato in maggioranza per il centrosinistra. In realta’ nella sola Europa gli italiani avevano votato in maggioranza per il centrosinistra.

Fuori Europa le cose, in termini di voti, erano andate molto male per il centrosinistra.

Nella circoscrizione di Boston ad esempio, la circoscrizione dell’America Settentrionale e Centrale, la batosta per il centrosinistra era stata molto pesante (solo il 38% dei voti conquistati).

Uno dei motivi di questa disfatta in termini di voti e’ che molti italiani di recente immigrazione (tra cui molti ricercatori), quelli che piu’ votano per il centrosinistra, non erano iscritti all’AIRE e quindi non potevano votare.

Dal voto degli italiani all’estero del 2006 si possono quindi trarre due lezioni.

La prima e’ che per arginare la supremazia del centrodestra c’e’ bisogno che molti piu’ italiani (soprattutto quelli di recente immigrazione) si iscrivano all’AIRE e votino. Oggi, due anni dopo, sembra che ancora tantissimi italiani non siano iscritti all’AIRE, nonostante molti di questi siano interessati alla politica e all’esito delle elezioni.

La seconda e’ che il giornalismo italiano si conferma (a volte) un po retorico ed approssimativo.

AB

17 commenti

  1. Caro Andrea,

    cosa ti fa pensare che quando tutti gli italiani all’estero si saranno iscritti all’AIRE il centrosinistra avra’ la meglio?

    E

  2. Caro Emanuele,
    nel post c’e’ scritto “soprattutto quelli di recente immigrazione”.
    Gli italiani di recente immigrazione sono infatti un po titubanti difronte all’iscrizione all’AIRE. Lo sono perche’ molti di questi sono negli US solo temporaneamente.
    E gli italiani di recente immigrazione sono per lo piu’ legati al mondo accademico.
    E sappiamo benissimo che gli italiani legati al mondo accademico (professori, post-doc, PhD students) sono in larga maggioranza per il centrosinistra. Questo e’ un dato di fatto che tutti (o quasi tutti) gli italiani che sono nel mondo accademico sanno. Anche miei cari amici di destra sanno ed ammettono questo dato di fatto.
    Questo e’ il motivo per cui un aumento di iscrizioni all’AIRE da parte degli accademici italiani favorirebbe il centrosinistra.
    Per quanto riguarda invece gli italiani non impegnati in accademia sinceramente non saprei dire quali sono i numeri.
    Ciao
    A.

  3. > gli italiani legati al mondo accademico (professori, post-doc, PhD students) sono in larga > maggioranza per il centrosinistra.

    Questa e’ una tua fantasia non supportata da nessun dato.

  4. diciamo che e’ cosi’ qui a Boston tra i 109 italiani di Harvard con un visto J1/H1b.

  5. Forse tra i 48 della Harvard Medical School….voglio vedere se chi fa economia, ingegneria o business vata a sinistra!

  6. stiamo un po’ discutendo di impressioni piu’ che di numeri, perche’ numeri solidi non si ha tempo di trovarli (pero’ se cerchi nel davinci database puoi in teoria trovare un campione decente della popolazione scientifica emigrata). pero’, dopo 10 anni e due tra le piu’ grandi universita’ americane, posso portare acqua alla tesi di andrea: nell’accademia americana ipotizzo che vi si trovino piu’ italiani in ricerca di base, i.e. biologia, biomedicina, fisica, rispetto ad ingegneri, economisti, per la ragione che in italia quelle professionalita’ non trovano sbocco ne’ in industria ne’ in accademia per le ragioni note a tutti, e quindi emigrano con tassi piu’ elevati, mentre ingegneri ed economisti tendono a trovare sbocchi professionali in Italia ed emigrano meno. Inoltre e’ piu’ facile ottenere H1B e J1 accademici, rispetto all’industria (che sono capped), quindi questo ulteriormente disincentiva MBAs ed ingeneri a trasferirsi negli US, perche’ bruciare un MBA o un degree in ingegneria in accademia (dove gli stipendi sono la meta’ o un quarto) e’ una scelta economica che pochi fanno…e li capisco. e’ un dato di fatto, non solo in Italia, che quelle area dell’accademia dove si concentrano scienziati di base abbia piu persone tendenzialmente “progressiste”.

    poi la definizione di destra e sinistra quando riferita ai due schieramenti e’ totalmente confusa in Italia: e’ lo statalismo il differenziale? no. non e’ forse statalista nei fatti (intendendo intervento diretto nell’economia) e protezionista la Destra di storace, la Mussolini o la Lega o di certe aree pure in FI? Oppure, E’ forse forza italia (il cui leader e’ un monopolista di fatto) una forza liberista nei fatti? quanti monopoli ha intaccato? quali mercati ha aperto? che semplificazioni burocratiche ha portato? e come spiegare tremonti ed il suo protezionismo economico ed avversione alle mercato (si veda il suo recente libro o i suoi interventi televisivi)? e’ quello un “liberista”?

    il nuovo panorama e’ diverso, o per lo meno si sta evolvendo, e vecchie divisioni sono sempre meno rilevanti come strumento di analisi politica

    in italia tra le due forze maggiori ha piu’ senso di parlare di conservatori e progressisti, dove il differenziale sara’ soprattutto a livello di politiche sociali, con una accettazione dei principi del capitalismo liberale da entrambe, pur con una enfasi maggiore ora su supply side economics ora su demand side economics, ma pur sempre saldamente legati ad un sistema di produzione capitalista

    M.

  7. > e’ un dato di fatto, non solo in Italia, che quelle area dell’accademia dove si concentrano > scienziati di base abbia piu persone tendenzialmente “progressiste”.

    Quasi d’accordo. L’unico problema e’ che mi pare tu sottointenda che il PD sia una forza progressista (nei fatti, non a parole), il che trovo errato.

    Mi pare che tu riporti commenti di altre persone senza cercare di analizzare a fondo le cose. Nel caso de La Destra, o dei partitini piu’ o meno colorati dell’estrema sinistra, credo ci troviamo d’accordo nel dire che si comportano come se vivessero in un’altra epoca (sono bravi a parlare dei problemi che ci sono, ma sparano soluzioni assurde per risolverli).
    Mi limito allora al caso del Popolo della Liberta’ (visto che io uso PD invece di Margherita e DS, spero mi concederai di usare PdL e non FI o AN).
    Berlusconi non e’ un monopolista perche’ non ha nessun meccanismo protezionista che impedisca ad altri imprenditori di fargli concorrenza.
    Potremmo essere d’accordo nel sostenere che abbia cercato di farsi le leggi ad personam per non finire in prigione, ma non e’ un monopolista. Se avesse avuto i politici/giudici giusti dalla sua parte (come Tanzi) magari non gli sarebbe neanche servito, ma che vuoi fare, lui e’ contro i comunisti (o chiamali come vuoi, la mentalita’ resta quella del vecchio PCI)

    Non mi pare che tu abbia letto il libro di Tremonti o altri saggi sul libero mercato, ma mi pare che tu riporti commenti altrui. Il mercato e’ libero solo se esiste un legal framework efficiente e se tutti giocano con le stesse regole. La Cina non gioca con le stesse regole (ha barriere d’ingresso) ed in Europa non esiste ancora un legal framework in grado di controllare e sanzionare opportunamente tutte le illegalita’ commesse dai cinesi . Tremonti sostiene questo, cioe’ che finche’ l’Europa non e’ pronta bisogna proteggersi.

    Non ascoltare troppo Veltroni quando inneggia al mercato (lui che fino a qualche anno fa lo demonizzava), perche’ e’ tutta finzione. La vendita di Alitalia ad Air France e’ stata sicuramente programmata da anni dagli scudieri di Prodi, facendo scendere il prezzo delle azioni ed arrivando al punto di regalarla ai francesi. Ci sono accordi sotto la superficie (economici e di partito), che pero’ tengo a dire che ci sarebbero stati anche con altri gruppi dirigenti (non mi ricordo chi fosse il capo della corrente politica che invece spingeva per darla a Luftansa).

    Bersani e’ un altro finto liberista. Ha fatto delle liberalizzazioni a meta’, inutili e dannose (a Roma i taxi sono aumentati!). Bersani e’ il rappresentante politico principale delle Coperative Rosse emiliane, quindi chi puo’ credere che sia liberista?
    Perche’ non ha cominciato liberalizzando le banche? Gia’ rendendo concorrenziali le spese per i conto-correnti (come in USA) i cittadini avrebbero risparmiato un casino di soldi.

    In Italia i progressisti veri non ci sono, purtroppo.
    Al tempo delle primarie di Ottobre, il PD mi era piaciuto, perche’ sembrava volesse fare qualcosa di nuovo.
    Invece ha vinto Veltroni (perche’ era appoggiato dalla struttura del partito) e non Letta (un po’ piu’ preparato e meno chiacchierone, mi concederai). Poi e’ arrivato lo Statuto del PD, che non mi sembra affatto “nuovo” , il corro da solo subito contraddetto con l’ingresso dei Radicali e di Di Pietro, ed infine le liste elettorali, che tranne 5, 6 personaggi nuovi per far scena, hanno visto tutti i veri nuovi (inclusi Scalfarotto ed Adinolfi) in fondo alle liste e di fatto ineleggibili.

    Ora Veltroni sta diventando piu’ populista di Berlusconi per attirare voti, ma se dovesse vincere sono tra quelli pronti a scommettere che torneranno i Ministri del Governo attuale (del resto anche la Bindi l’ha detto, che hanno fatto bene!).

    Concludo domandandoti che cosa pensi farebbe Veltroni per la ricerca in Italia.
    Secondo me nulla, perche’, tanto lui quanto Berlusconi, non capisce l’importanza dell’investire in formazione e ricerca per far rialzare l’Italia nel lungo termine.

    Dai retta, vota PdL!

  8. >Mi pare che tu riporti commenti di altre persone senza cercare di analizzare a fondo le >cose.

    ascolta, dato che ho due minuti ti rispondo. io riporto quello che Tremonti va dicendo in televisione alle masse. al massimo ho tempo di ascoltare due robe mentre sono nel lab, certo non perdo tempo a leggere le elucubrazioni di tremonti ed a fare chissa’ quali analisi del suo pensiero. e’ un protezionista.period. quando leggo economia politica trovo altri autori che hanno spessore maggiore…dubito tremonti sia il nuovo guru della postulata economia postglobalizzazione…si e’ gia’ visto all’opera, lui e la sua finanza creativa del menga

    >Berlusconi non e’ un monopolista perche’ non ha nessun meccanismo protezionista che >impedisca ad altri imprenditori di fargli concorrenza.

    ah beh, abbiamo un altro ammiratore innamorato pazzo del cavaliere. e si sa, quando si e’ innamorati non si vedono le cose per quello che sono. questa sarebbe una bella barzelletta se non fosse una cosa troppo seria…Berlusconi non e’ un momopolista, si’… ho mispoken, infatti e’ un oligopolista, lui e la rai insieme manipolano il sistema (direttamente lui, indirettamente la rai) per tenere fuori i concorrenti…non pensi la concentrazione di capitali, investimenti ed informazione che lui rappresenti in italia sia una lesione della libera concorrenza ed un bugno nel culo dell’Europa???? mi sa che devi cominciare a levarti quel palo che hai in mezzo agli occhi.

    i meccanismi protezionisti se li e’ creati in anni di frequentazione PSI-DC prima, mentre stava al governo poi, e giocando anche sulla debolezza del centrosinistra ogni qual volte si e’ accennato a riformare il sistema. e’ un monopolista de facto. come on.

    >Tremonti sostiene questo, cioe’ che finche’ l’Europa non e’ pronta bisogna >proteggersi.

    questo e’ ridicolo in se e per se. concepisco moderate politiche protezioniste attuate da paesi in via di sviluppo. sono loro i vasi di coccio in mezzo a quelli di ferro. prima di competere si devono fare le ossa. ma paesi a capitalismo maturo che sostengono politiche protezioniste in ambito non agricolo sono ridicoli, dimostrano solo la paura, la loro inerzia culturale e produttiva e vogliono semplicemente spostare in avanti il momento quando dovranno cominciare a produrre prodotti ad alto valore aggiunto.

    i problemi con la cina li hanno un po’ tutti, ma parlare di barriere protezioniste tout court e’ la peggior soluzione al male, perche’ le guerre commerciali protezioniste fanno solo aumentare i costi di produzione e l’inflazione. ed alla fine siamo io e tu a pagare per le pantofole dei veneti, i bulloni del bergamasco o per le mozzarelle campane. a me interessa avere la pantofola, il bullone ed il formaggio al costo minore non me ne frega da dove vengono. nel frattempo spendo il mio tempo facendo cose che loro ancora fanno fatica a fare. come ricerca e sviluppo. altro che proteggere le caldaie del basso veneto.

    siamo daccordo su investire in formazione e ricerca, ma senza un cambio delle regole del gioco non darei una lira in piu’ a QUESTA universita’ italiana. troppo comodo voler spartirsi nuovi fondi senza dover dar nulla in cambio. quel povero rintronato di Mussi aveva cominciato, pur a passi stentati e con mille ritardi, nella direzione giusta: concorsi nazionali a due fasi, con CV in peer review al 30% internazionale, senza esami scritti e solo con seminario di ricerca, programma di grant in biomedicina under 40 reviewed da ricercatori under 40 per rompere i baronati, agenzia di valutazione, che vorrebbe emulare il RAE inglese (che ci riesca o meno chi lo sa’, e’ l’Italia cio’ di cui stiamo parlando…), fondi ordinari sempre piu’ dipendenti dalla valutazione ANVUR, progressione delle carriere previa valutazione ANVUR, riduzione del numero di sedi universitarie ed incremento della loro specializzazione. Veltroni continuera’ sulla stessa strada, come Franceschini ha detto in un recente porta a porta, iniziando un programma nazionale per la matematica e le scienze di base.

    e che farebbe berlusconi e la PDL? aprirebbe un’altra dozzina di universita’ dalla serieta’ dubbia? continuerebbe con i concorsi scritti+orale come alle scuole medie? lascerebbe ai baroni delle commissioni universitarie nazionali decidere chi va dove e come e quando? continuerebbe a disfare la ricerca di base in fisica, l’unica cosa decente mai prodotto in italia? creerebbe cattedrali nel deserto non finanziate come IIT? vieterebbe la teoria dell’evoluzione nelle scuole italiane?

    eccoli li’ “i liberali” del fischio.

    alla fine poi e’ la testa degli italiani che devi cambiare, perche’ il 10% di laureati contro il 33% degli stati uniti mica e’ colpa del governo, e’ colpa di gente che per sua cultura da nessun valore all’istruzione.

    pure io ho votato letta, ma letta e’ ancora nel PD. e’ l’eterna diatriba tra puristi e pragmatisti. tu si vede sei un purista. e di puristi in italia ce ne sono stati fin troppo.

    M

  9. > a me interessa avere la pantofola, il bullone ed il formaggio al costo minore non me ne
    > frega da dove vengono.

    A me frega che ci sia un controllo della qualita’, che non vengano falsificati i marchi di certificazione, che si sappia da dove arrivi la merce, che venga importata legalmente.

    > Berlusconi non e’ un momopolista, si’… ho mispoken, infatti e’ un oligopolista,
    > lui e la rai insieme manipolano il sistema (direttamente lui, indirettamente la rai) per
    > tenere fuori i concorrenti…

    Potresti farmi un esempio di queste manipolazioni?

    > non pensi la concentrazione di capitali, investimenti ed informazione che lui
    > rappresenti in italia sia una lesione della libera concorrenza ed un bugno nel culo
    > dell’Europa????

    Quindi la soluzione sarebbe toglierli tutto e metterlo in galera, giusto?
    Oppure lasciargli un solo canale sarebbe un’azione degna della libera concorrenza?
    Sono d’accordo che ci sia un conflitto di interessi nel fatto che sia sceso in politica (sicuramente non l’unico ed e’ per questo che nessuno vuol fare la legge), ma che sia una minaccia alla libera concorrenza non lo condivido. Tra l’altro la libera concorrenza esiste solo in teoria e in ogni sistema tecnologicamente avanzato si arriva presto ad un oligopolio concentrato o differenziato.

    Comunque, come lui era in contatto con il PSI, altri imprenditori erano in contatto con altri partiti (De Benedetti ti dice qualcosa?), perche’ il sistema italiano funziona cosi’.
    La sinistra lo odia perche’ gli ha fatto saltare i piani dopo mani pulite evitando che il PC facesse asso piglia tutto e per questo non lo perdoneranno mai.
    Io non ho il palo negli occhi, ne’ sono un fan di Berlusconi. Non sono invidioso nei suoi confronti, ne’ provo rancori per il fatto che sia entrato in politica. Saranno passati 15 anni, ma a me sembra ancora lui il nuovo nel panorama politico italiano.

    Cheers.

  10. 1. esempi di manipolazioni per sopprimere la concorrenza e mantenere le reciproche posizioni dominanti? oh gosh…io sono in america da 10 anni ma basta aprire il giornale o leggersi un libro di Travaglio. fai un google in giro e ne trovi a decine…che mi prendi in giro?

    2. il controllo della qualita’ lo fa il mercato non i protezionismi fumati di tremonti!!! ergo, se i cinesi esportano merda dopo la prima fregata il consumatore inizia a discriminare contro. come mio padre ha fatto dopo la prima pompa di bicicletta che gli si e’ rotta in mano dopo le prime due pompate. i cinesi a quel punto o capiscono la musica o vanno a fondo, loro e le loro pompe da bicicletta.

    l’infrigement del copyright e’ un problema mondiale, non solo contro i cinesi. ed a livelli bassi e’ tollerato perche’ e’ pubblicita’ indiretta. vedi le case di moda italiane descritte nel libro di saviano. in ogni caso la globalizzazione ed il contrabbando illegale sono due robe diverse.

    3. un oligopolio differenziato e’ una situazione ben lontana dal duopolio-cartello rai-berlusconi!!! ed oligopoli non devono degenerare necessariamente in cartelli illegali! le barriere all’ingresso di nuovi competitori sono troppo alte. guarda la fatica che fa La7 anche solo a distribuire il segnale

    4. “togliergli tutto e metterlo in galera”. ancora con le paranoie ed i vittimismi….
    …cosa hanno fatto con Standard Oil in America? smembrata in 34 compagnie per ordine della corte suprema in ossequio allo Sherman Antitrust act. stesso destino per AT&T. e dopo 100 anni ancora si dibatte se quelli erano davvero monopoli…

    dico, USA, non russia sovietica…

    quindi fosse per me una rete sola a tutti, RAI inclusa, le altre sul mercato internazionale. pensi che per il consumatore italiano non ci sarebbe un giovamento in termini di offerta? che se ne fa la rai di tre reti?

    invece il PD, magannimo, si limita a levare una rete ad ognuno ed a metterle sul mercato.

    il problema e’ quello. uscire dall’ottica partigiana e pensare al consumatore.

    …Berlusconi pensa solo ai cazzi suoi…in questo e’ tipicamente Italiano, ma non certo “nuovo”, come on.

    quello che non capisco e’ come facciano i suoi fans a reggergli il secchio dandosi nel frattempo la zappa sui piedi. what is that if not blind love?

    4. invidia? rancore? no, desiderio di un paese normale dove metti i tuoi beni in un blind trust se vuoi entrare in politica e dove esista un mercato libero in cui vinca il prodotto migliore non quello del furbo con piu’ amici nel palazzo e che si e’ comprato la posizione dominante….

    troppo?

    comunque fa bene veltroni ad ignorarlo ultimamente, perche’ luili’ e’ specializzato nel vendere agli Italiani questa mascherata vittimista che pure te mi pare stai buying into.

    M

  11. I libri di Travaglio non li leggo perche’ non danno una visione equilibrata
    ma tendono a privilegiare un lato (quello dell’antiBerlusconismo).
    Comunque l’esempio non me l’hai dato.

    Se ti sembra giusto togliere una rete ad un imprenditore e darla a qualcunaltro
    e chiami questo un principio del libero mercato, allora abbiamo basi diverse.
    Per me l’oligopolio non e’ il male e togliere rete 4 sarebbe un’ingiustizia.
    Semmai e’ un’ingiustizia che la TV di Stato prenda il canone e sia di parte.

    Il tipo di controllo di qualita’ che dici tu lo fa il mercato. Quello per cui i materiali
    sono tossici o pericolosi per i bambini (anche se la pompa funziona bene) lo
    deve fare lo stato. Se in Europa ci sono delle regole anche i Cinesi debbono
    rispettarle altrimenti stanno fuori.

    > desiderio di un paese normale dove metti i tuoi beni in un blind trust se vuoi entrare
    > in politica e dove esista un mercato libero in cui vinca il prodotto migliore non quello
    > del furbo con piu’ amici nel palazzo e che si e’ comprato la posizione dominante….

    Quindi chi voti, la Lega, o l’Italia dei Valori (ah ah)?

    Se si vuole eliminare il conflitto di interessi mi sta bene, ma se lo si fa con tutti, a partire
    dalle coperative rosse. Peccato che nel PD non rimarrebbe piu’ nessuno.

    A me pare che tu stia “buying into” la finta novita’ del PD e sia solo un antiBerlusconiano che voterebbe a sinistra anche se ci fosse Fassino invece di Veltroni. O il Professor Prodi, che almeno capisce qualcosa, anche se a livello mediatico e’ pessimo in confronto al diplomato in arti drammatiche Veltroni.

  12. …pensi che berlusconi & co. chiamasse la rai solo per collocare le sue donnine o decidere il palinsesto serale?

    http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/cronaca/media-rai/media-rai/media-rai.html

    mah…

    per il resto stai dicendo ovvieta’…

    ovvio che le cose illegali sono illegali e che che prodotti non a norma non devono entrare nel mercato. secondo te entrano negli Stati Uniti consapevolmente? ma tremonti & co. mica parlano di quello. loro parlano di protezionismi spiccioli come il fix al problema…e li si trovano daccordo con comunisti italiani, rifondazione e verdi. una strana compagnia.

    ovvio che le reti non si “espropriano” o “statalizzano”. mica sei a cuba o venezula (anche se Northern Rock in UK te l’hanno statlizzata in mezzo secondo, ma per altri motivi….). le vendi in europa cercando meccanismi che non ne facciano crollare il valore di mercato. ripeto leggi cosa hanno fatto gli stati Uniti con Standar Oil e AT&T. nessun dramma, anzi ora hai decine di compagnie in competizione. dico Stati Uniti. mica mi hai risposto su quel punto…

    ovvio che il canone non e’ giusto (il mio modello e’ CSPAN o NPR: 10% fondi statali il resto contributo personale volontario), ma neanche i monopoli informativi. two wrongs do not make one right….

    ovvio che non credo a tutte le robe che dicono nel PD! mica ti regalano un partito nuovo cosi’ senza lottare un po’. esistono interessi pregressi, rendite di posizione, apparati di partito, gente che mica molla la sedia per te perche’ hai un bel sorriso. sta a chi vi entra tentare di farlo diverso, se gli interessa. il contrario e’ pura naivite’…ma se guardo al panorama globale vedo che ora l’unica chance di avere uno scossone al sistema rimanendo in Europa arriva dal PD (che ha IDV con se appunto…) non certo dal PDL

    ovvio che non voto la lega, falsi antistatalisti (vogliono sostituire la burocrazia statale con quella regionale e provinciale, ma burocrazia rimane…)i, troppo provincialisti, protezionisti, troppo cristiani e tradizionalisti.

    se mi devi definire, mi definisci un liberale, con tendenze radicali, laico. non mi sono mai definito in chiave berlusconiana. mi pare riduttivo. a me non me ne e’ mai fregato piu’ di tanto di lui, non ci ho mai perso il sonno, forse perche’ non l’ho vissuto sulla mia pelle e le accuse mi sono sempre sembrate un po’ over the board. cosi’ non pensano i miei colleghi italiani che l’hanno vissuto sulla loro pelle pero’, non cosi’ la pensano tanti giornalisti che stimo. che dire, mi fido di loro.

    quello che preoccupa me e’ che berlusconi ed il suo mix di potere economico, mediatico e poltico rimangono un caso unico e gravissimo di conflitto di itneresse e monopolio informativo e televisivo nel mondo occidentale. quello, e la figura da repubblica delle banane che ne consegue mi preoccupano maggiormente di B. persona e carattere.

    [poi cosa e’ questa ossessione con le coperative rosse? a me pare abbiano piu’ debiti che altro a parte la coop-consumo. che vorresti fare con le cooperative rosse? (che poi ce ne sono di tutti i colori…per quello non si toccano) essere una coperativa comporta un sacco di vincoli di bilancio e responsabilita’ verso i soci. se fosse cosi’ un’affare perche’ berlusconi non si e’ mai costituito in cooperativa?]

    M

  13. “Giulio Romano” (essere bifronte ibrido tra giulio tremonti e romano prodi?): dato che sei anche tu qui a Longwood Medical Area, faremmo prima a vederci a pranzo…. 😉

    M

  14. A me non pare che Tremonti parli dello stesso protezionismo cui fa riferimento Bertinotti, pero’ se lo dicono i giornalisti che leggi….

    Mi piacerebbe sentire il commento di “chi ha vissuto Berlusconi sulla propria pelle”:
    ma che significa? E’ proprio questo che non mi piace della sinistra, ce l’ha con Berlusconi, punto e basta.

    Apprezzo le tue idee liberali ed in parte le condivido,
    ma in Italia non le trovo attuabili (ahime’).
    Anche a me non piace il mix di potere di Berlusconi e mi piacerebbe che la PdL avesse
    un altro leader, ma per ora di meglio non c’e’.

    Hai ragione basta con le Coperative Rosse, i cui dirigenti si spostano nelle amministrazioni comunali, provinciali, regionali e danno appalti, incarichi, ecc… solo alle consociate Coop (funziona cosi’ in Emilia).
    Quello si che e’ un mercato chiuso, se non sei allineato sei fottuto.
    Ecco un altro conflitto di interessi: Caltagirone a Roma. Hai mai sentito il Messaggero (di Caltagirone) criticare il comune di Roma da cui le imprese edili Caltagirone ricevono gli appalti? Credimi ce ne sono tanti.

    Io penso che un miglioramento del sistema puo’ arrivare da un ritorno del PdL,
    in modo che possa continuare il lavoro svolto nei 5 anni al Governo.
    Perche’ di cose buone ne ha fatte.
    Purtroppo mezza legislatura se ne e’ andata per leggi ad personam. Non che glielo
    perdoni, ma sperando che non ce ne siano altre conto che i Ministri abbiano modo di dare il meglio di se’.

    Ciao

  15. Perche’ il Pdl sarebbe limitato da An ed invece il PD no dalle sue correnti interne?
    A me pare che ci siano piu’ posizioni contrastanti all’interno del PD (non serve che le elenchi) che all’interno del PdL.

    Neanche a me e’ piaciuto l’operato della Moratti, ma le do atto di aver provato a cambiare la situazione. Poi ha avuto pessimi consiglieri e le sue riforme andavano migliorate.
    Invece Mussi credo sia stato il peggior Ministro di sempre.
    Da una parte parlava di merito, dall’altra ha fatto assumere molti ricercatori senza alcun criterio meritocratico facendo un’operazione di stabilizzazione dei precari (che a quanto so ha fatto arrabbiare molti nel mondo accademico).

    Aveva gia’ le valutazioni dell’Agenzia messa su dalla Moratti ed invece di usarle e partire da li’, ha voluto rifare tutto da capo e quando e’ caduto il Governo non aveva ancora combinato nulla.

    Una sola precisazione. Le Universita’ non le ha moltiplicate il Governo, sono state le regioni non appena hanno avuto l’autonomia per farlo. E secondo me questo e’ stato rovinoso, soprattutto in Italia dove la laurea ha valore legale.

    Comunque, staremo a vedere…da lontano. Anche io sono all’estero da un po’ e di tornare in Italia non se ne parla proprio.

    Buona notte.

  16. Mussi e’ un coglione che non c’entra nulla con l’universita’, ma ora che gli hanno pure fatto un trapianto di reni mi dispiace bersagliarlo. Il peggio di tutti pero’ non credo! pure avendolo criticato personalmente dal primo giorno, gli do atto di aver tentato di fare poche cose ma di sostanza.

    inconcludente? sicuramente. ma in 18 mesi in Italia che vuoi fare?

    Mussi per ora non ha fatto assumere nessuno (ti riferisci ai precari CNR immagino, che pure un concorso di sorta lo avevano dato gia’) e i concorsi con la nuova riforma mi sa che siano bloccati. ANVUR poi non e’ nata con Moratti. anzi, neppure esiste un regolamento relativo ad Anvur. Ti sbagli mi sa. ANVUR nasce con questo governo come tentativo di imitare il Research Assessment Exercise britannico.

    Reclutamento, promozione-tenure e gestione dei fondi sono i punti critici del sistema.

    I concorsi con la moratti erano vecchio stile, con un ritorno ad idoneita’ nazionali per settore disciplinare, come una volta. Baronato nazionale regnava sovrano. certo diversa formalmente dal sistema berlinguer delle automonie locali senza verifiche e contrappesi, ma in pratica identica negli effetti. again, baronato locale regnava sovrano.

    mi invece pare che parlare di valutazione dei soli CV da parte di commissioni sorteggiate (non elette) con il 30% di stranieri, il richiedere il dottorato come requisito obbligatorio ed eliminare gli scritti basando la selezione su CV e seminario e piani di ricerca siana una bella novita’. come pure il 5% di grant biomedici per under 40 in peer review da under 40. un modo per cominciare a sgretolare il sistema baronale dei settori disciplinari nazionali. Infatti consiglio di stato, conferenza dei rettori e dei docenti universitari erano tutti in fibrillazione.

    o mi vuoi pisciare anche sulle cose buone che ha proposto per partito preso?? certo il diavolo e’ nei dettagli e quelli erano ancora mal definiti. ma ripeto: 18 mesi sono solo 18 mesi. niente, per la burocrazia Italiana.

    quanto al proliferare di sedi: i comuni vorranno tutte le sedi che vogliono, le regioni potranno volere tutte le nuove universita’ che vogliono, i privati vorranno aprire tutte le universita’ nei posti piu’ impensati, ma in Italia e’ il ministero che le riconosce, e nel caso delle universita’ statali, ne deCide fondi ordinari e non. il cordone della borsa e’ nelle mani del ministero. The bucket stops in Rome.

    Certo pure con berlinguer non e’ che si stessero facendo cose lodevoli, ma non mettiamoci a difendere la moratti e la sua gestione dell’universita’. salvo giusto gliincentivi alla ricerca industriale.

    Mentre sul valore legale della laurea sfondi una porta aperta: ma i liberisti azzurri dove erano per 5 anni??? 5 anni con maggioranze bulgare.

    Quanto al PD e la sua diversita’ interna: in campo economico e politica estera c’e’ una unita’ di intenti. infatti nel governo prodi le rotture di maroni sono sempre e solo venute dalla sinistra arcobaleno e da mastella. mai sentito di diatribe tra l’area cattolica ed i ds. l’unico argomento spisono riguardano i diritti riproduttivi, testamento biologico e DICO. cose che dovrebbero essere bipartisan, dato che anche a destra non sono tutti cristiano fanatici tradizionalisti come lega e berlusconi amano far pensare (basta leggersi il loro statuto)

    comunque, i nostri rompipalle li abbiamo sgnaciati. voi, lega e an li avete ancora attaccati al sedere come piattole.

    la differenza c’e’ e si vedra’ presto, dato che vincerete sicuramente le elezioni.

    comunque ti ripeto: a cambiare l’italia non saranno alla fine gli italiani, ma una feroce competizione europea ed extraeuropea. noi, spontaneamente, penso non cambieremo mai nulla. ben vengano i cinesi e gli indiani allora e sopravviva chi puo’. M.

  17. > ANVUR poi non e’ nata con Moratti. anzi, neppure esiste un
    > regolamento relativo ad Anvur.

    Lo so, non aveva un nome. Ma la Moratti aveva commissionato una valutazione delle universita’ italiane con indici simili a quelli di ANVUR. Mi ricordo di avere scaricato il documento, ma non riesco a ritrovarlo. Se lo trovo lo posto.

    Mussi ha fatto stabilizzare qualche centinaio di ricercatori attraverso il Ministero dell’Economia, in quel periodo in cui il Governo diceva che aveva stabilizzato 20,000 precari, che invece in tutto erano circa 3,000.
    Probabilmente lui non se ne sara’ neanche occupato (era gia’ preso dalla cosa rossa), ma so che molti si sono arrabbiati.

    Comunque, ormai e’ acqua passata e anche io penso che per cambiare le cose nel mondo della ricerca sara’ fondamentale la spinta Europea. In Germania, ad esempio, in pochi anni hanno riformato molte cose, incentivando l’aumento di PhD ed il loro utilizzo. (da noi ancora la gente non sa cosa significhi). Noi stiamo rimanendo a corto di capitale umano altamente qualificato e prima o poi saremo costretti a far qualcosa per recuperarne.

    Io non vedo molte differenze all’interno della PdL (il piu’ rompi era Casini). Nel PD non dico che ci siano differenze tra Margherita e DS (che un po’ ci sono), ma tra le correnti interne, dei cattolici intransigenti ecc…
    Penso che se si fa il federalismo fiscale (cosa che condivido pienamente) la Lega sara’ piu’ che soddisfatta. AN stara’ buona perche’ Fini spera di diventare il successore di Berlusconi e vuole entrare nel PPE europeo.
    Boh, staremo a vedere. Io spero che il Governo duri, porti a termine le infrastrutture importanti (non mi riferisco al ponte sullo stretto, riguardo al quale ancora non mi sono fatto un’opinione non conoscendo molto quella zona d’Italia) e faccia le riforme fiscali.

    Buona fortuna al PD e speriamo pero’ vinca il PdL 🙂


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